alopecia androgenetica
Alopecia Androgenetica

Alopecia Androgenetica

L’ alopecia androgenetica è la forma di alopecia più diffusa e si manifesta con il diradamento dei capelli sul cuoio capelluto.

La patologia interessa più gli uomini che le donne e colpisce nella maggior parte dei casi in giovane età, in genere attorno ai 18 -25 anni.

Proprio il fatto che può manifestarsi anche a partire dall’adolescenza è una patologia che viene vissuta con un disagio profondo e con ripercussioni drastiche non solo a livello psicologico ma anche sociale.

Le cause della condizione le indica già lo stesso termine, infatti “andro” si riferisce all’azione di ormoni androgeni, mentre “genetica” indica una predisposizione genetica necessaria affinché la patologia si manifesti.

Alopecia Androgenetica

L’alterazione degli ormoni influenza il corretto funzionamento del ciclo di vita dei follicoli piliferi. Responsabile della trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT) è l’enzima 5-alfa-reduttasi di tipo 2.

Solo nel caso in cui vi è una predisposizione genetica il DHT colpisce i follicoli piliferi comportando un loro assottigliamento e di conseguenza causando forte stempiatura ed a seguire la perdita dei capelli.

Questo processo si verifica perché la fase anagen, che è la fase di crescita del capello, si riduce sensibilmente, portando il follicolo nella fase, catagen, che è quella di involuzione, per poi passare alla fase telogen, quella di riposo.

Alopecia Androgenetica Femminile

L’alopecia androgenetica femminile di solito non interessa l’attaccatura frontale dei capelli e si manifesta con un diradamento sparso.

Da un soggetto all’altro il decorso però cambia e può essere più accentuato o meno, ed evolversi anche in maniera più o meno rapida.

Nelle donne, a differenza degli uomini, la patologia si presenta con meno prevalenza nell’età giovane, e aumenta invece col passare degli anni, con una maggiore concentrazione dopo la menopausa.

Cura

L’ alopecia androgenetica può essere curata con farmaci specifici, ma è importante sottolineare che tutti i farmaci per manifestare la loro efficacia devono essere continuati nel tempo. Il trattamento va valutato nella sua efficacia a distanza di un anno, in quanto il processo di miglioramento avviene con lentezza.

Quando il trattamento è efficace impedisce il progredire dell’alopecia androgenetica e comporta un incremento del diametro dei capelli e del loro numero. Una delle cure più utilizzate è la finasteride, un inibitore dell’enzima 5-alfa-reduttasi di tipo 2 prodotto dall’azienda farmaceutica Merck e scoperto come cura per l’ipertrofia prostatica benigna.

Un altro farmaco ritenuto efficace nel trattamento dell’alopecia androgenetica è anche il minoxidil, che agisce sui follicoli piliferi con un’azione non ormonale e li ispessisce progressivamente prolungandone la fase di crescita. Il farmaco arresta il progredire della patologia e se ne possono apprezzare gli effetti già dopo sei mesi di terapia.

Come detto prima, la terapia non va mai interrotta a prescindere dal trattamento prescritto e va proseguita con costanza per poter avere risultati concreti.

Alopecia Androgenetica Maschile

L’alopecia androgenetica maschile si manifesta soprattutto sulle tempie e a livello del vertice. Nell’uomo è più facile che si presenti in età precoce e questo fattore è anche legato ad una maggiore progressione della malattia.

Nel caso dell’uomo ad incidere moltissimo sono i fattori ereditari, poiché l’alopecia androgenetica è appunto legata ad una predisposizione genetica che vede una eccessiva produzione degli androgeni, in particolare del diidrotestosterone (DHT).

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