TricoPigmentazione

TricoPigmentazione

TricoPigmentazione

La tricopigmentazione è un trattamento estetico che fa capo al mondo della pigmentazione della cute, una tecnica moderna che permette di mascherare calvizie e diradamento dei capelli in modo naturale. Un trattamento senza controindicazioni e quasi per nulla doloroso.

Il tutto avviene grazie all’inserimento di pigmenti di colore anallergici e biocompatibili nello strato dermico del cuoio capelluto attraverso uno strumento apposito estremamente preciso.

Grazie a questo approccio si va a creare un effetto camouflage simulando quindi la presenza del capello sul cuoio capelluto, motivo per il quale può essere un rimedio efficace per tutti quegli uomini che abbiano problematiche di perdita o diradamento.

cos’è la Tricopigmentazione

Una soluzione efficace e sicura per ripristinare i capelli nel caso in cui essi siano stati perduti per vare ragioni, come alopecia, calvizie o altre cause. Fino ad oggi chi aveva problemi di questo genere tendeva a rivolgersi ad autotrapianti basati sull’introduzione di unità follicolari spostate da una zona sana ad una soggetta a caduta del capello attraverso la tecnica FUE.

la tricopigmentazione

è un rimedio innovativo che evita di sottoporsi a trattamenti invasivi e che può dare risultati naturali, di qualità. Inserendo il pigmento di colore sotto la cute, nella zona del cuoio capelluto, si va a ridisegnare il capello nei punti in cui questo non sia più presente: ovviamente a fare la differenza è la qualità dell’intervento eseguito e quindi la bravura del professionista che opera. La tricopigmentazione può essere semipermanente o permanente: in entrambi i casi si fa comunque uso di pigmenti di colore anallergici e biocompatibili così da non avere alcun impatto sulla salute.

tricopigmentazione capelli

La Tricopigmentazione è una tecnica di micropigmentazione specifica per il cuoio capelluto che consente di ricostruire il capello con un effetto visivamente ottico mediante il deposito di pigmenti nello strato superficiale del derma. Il professionista che esegue il trattamento è una figura appositamente formata per eseguirlo nel pieno rispetto della tecnica corretta e dei materiali da utilizzare.

Inoltre, l’esperto che effettua il trattamento possiede competenze tricologiche che gli consentono di effettuare una analisi corretta delle condizioni della cute, del tipo di alopecia, delle caratteristiche del capello naturale, ed è in grado di gestire tutti gli aspetti per progettare un intervento su misura.

La tricopigmentazione ad effetto rasato consente di ricostruire il capello in tutte le aree dello scalpo,  qualunque sia il grado di alopecia o diradamento, che può essere dovuto sia a calvizie o ad alopecie areate o cicatriziali. Questo effetto finale viene considerato quello che richiede un grado maggiore di precisione e punta ad ottenere un risultato molto realistico e naturale anche se si osserva da vicino.

Il risultato naturale è quello che il trattamento deve garantire per essere ritenuto perfetto. Per quanto riguarda l’effetto densità è ottimo in tutti i casi di diradamento con trasparenze lievi e crea una pigmentazione coprente e intensa, ma al tempo stesso simula l’effetto ricrescita. Per questa sua particolarità non è indicato a diradamenti marcati o su zone completamente prive di peli, in cui è più adatto l’effetto rasato.

è anche possibile

eseguire il camouflage delle cicatrici, finalizzato a nascondere la discromia che inevitabilmente causano rispetto al cuoio capelluto sano. Questo effetto è indicato sia su capelli lunghi che rasati ma deve essere eseguito da professionisti esperti per garantire risultati soddisfacenti. La precisione, l’uso di materiali di qualità, la progettazione corretta sono tutti elementi fondamentali per la riuscita di un intervento di tricopigmentazione.

tricopigmentazione permanente o semipermanente ?

La differenza tra tricopigmentazione semipermanente o permanente è la durata del trattamento e sopratutto i PIGMENTI USATI: gli strumenti che si vanno ad utilizzare sono i medesimi e consentono di inserire i pigmenti di colore nello strato dermico superficiale. Il tutto con una differenza sostanziale:

nel caso di tricopigmentazione permanente

vengono usati PIGMENTI DEFINITIVI  ( tipo quelli del tatuaggio) e non è consentito di assecondare i mutamenti naturali che si riscontrano con il passare del tempo. In sostanza non si può intervenire andando a modificare, nei mesi successivi al trattamento, fattori quali colore o attaccatura dei capelli disegnati. Il COLORE nel tempo con l’uso di questi pigmenti definitivi potrebbe VIRARE a colori indesiderati.

Un fattore che può portare problemi di natura estetica dato che con il passare del tempo la pelle subisce inevitabilmente cambiamenti morfologici ed il COLORE non solo tende ad attenuarsi per via dell’esposizione al sole, ma addirittura il colore potrebbe VIRARE al blu tipo un tatuaggio nel tempo. Inoltre la presenza di capelli grigi e bianchi che spuntano inevitabilmente con l’avanzare dell’età crea una discromia con la tricopigmentazione permanente che crea alla cute un effetto innaturale.

nel caso di tricopigmentazione semipermanente

questi rischi sono attenuati in quanto vengono usati PIGMENTI BIORIASSORBIBILI,  il trattamento tende ad essere assorbito del tutto con il tempo, salvo la possibilità di fare ricor so a sedute di richiamo ( chiamati ritocchi )  nel corso dei mesi per garantire sempre un effetto ottimale. Viceversa nella tricopigmentazione permanente i controlli possono avvenire anche a distanza di anni.

micropigmentazione capelli

La tecnica della tricopigmentazione trae spunto dalla micropigmentazione della cute già utilizzata in altri ambiti. La finalità è quella di depositare micro pigmenti di colore nel derma così da alterare l’aspetto estetico a proprio piacimento generando quindi un effetto voluto.

La micropigmentazione capelli è un trucco, una simulazione di capelli naturali lì dove non siano più presenti. Il trattamento può sembrare simile al tatuaggio tradizionale ed in effetti per certi versi lo ricorda: la differenza fondamentale risiede nel fatto che la tipologia di colore utilizzata è totalmente differente a livello di composizione chimica.

I pigmenti impiegati nella tricopigmentazione sono naturali, ipoallergenici ed assorbibili.

nella TricoPigmentazione

lo strumento utilizzato poi presenta differenze in quanto quello che si usa nella pigmentazione dei capelli prevede un inserimento controllato per evitare di depositare eccessive quantità di pigmento. Il principio di fondo resta il medesimo del tatuaggio ordinario, ovvero inserire un pigmento di colore sotto la pelle.

La pigmentazione dei capelli può essere di due differenti tipologie: ad effetto rasato e ad effetto densità. C’è poi anche una terza opzione, ovvero il ricorso alla tricopigmentazione per coprire cicatrici presenti sul cuoio capelluto.

tricopigmentazione effetto rasato

La tricopigmentazione ad effetto rasato è utilizzata per ricreare un effetto capigliatura nel caso di capelli corti. In questo caso si vanno a disegnare i puntini di colore creando un effetto ottico molto naturale per capelli lunghi fino ad un massimo di 2 millimetri, con riferimento alla crescita dei capelli naturali ancora presenti.

Una tecnica che è utile nei casi di alopecia androgenetica, nella calvizie, per aumentare la densità sempre su capigliature ad effetto rasato. L’effetto rasato è in genere la tecnica di tricopigmentazione preferita dagli uomini perché non richiede particolari cure né interventi di parrucchiere. Si sposa poi bene per tutti i cadi di diradamento e perdita, anche qualora si vada incontro a calvizie totale. L’effetto sarà sempre naturale ed omogeneo.

tricopigmentazione effetto densita

La tricopigmentazione effetto densita è invece indicata per creare un effetto ottico di una chioma più folta, motivo per il quale è necessaria la presenza di capelli naturali sul cuoio capelluto. Questa tecnica è particolarmente utile per diminuire o eliminare del tutto le trasparenze visibili sul cuoio capelluto e infoltire i capelli presenti.

Nella tricopigmentazione ad effetto densita si interviene con inserimento del pigmento di colore nelle zone dove è avvenuta la perdita dei capelli e dove è presente il diradamento: l’effetto di riempimento sarà visibile e l’intera chioma ne trarrà vantaggio.

Proprio per questo si parla di una soluzione ideale anche per la calvizie femminile, da eseguirsi con i capelli bagnati per rendere più facile l’individuazione delle zone da trattare e la separazione delle ciocche.

rimozione cicatrici

La tricopigmentazione è un trattamento utile anche per la copertura di cicatrici eventualmente presenti sul cuoio capelluto. Grazie all’inserimento dei pigmenti di colore si va a generare un effetto camouflage su cicatrici dovute ad interventi chirurgici, a trapianto capelli, ad eventuali traumi di qualsiasi altra natura.

Non sono rari i casi di cicatrici derivate proprio da interventi di trapianto di capelli; la tricopigmentazione può essere la soluzione più efficace e garantire una copertura soddisfacente nel giro di poche sedute.

tricopigmentazione controindicazioni

Nonostante la tricopigmentazione sia una tecnica senza controindicazioni, tuttavia vi sono individui per i quali il trattamento non è indicato. Si tratta di quelle persone che hanno i capelli rossi, oppure biondo platino o del tutto bianchi.

Il trattamento è controindicato anche quando vi sono determinate patologie del cuoio capelluto, che non consentono al pigmento di stabilizzarsi nel derma. Infatti, è importante sapere che affinché il trattamento di Tricopigmentazione sia efficace e garantisca i risultati naturali e realistici che deve conferire, è fondamentale che la pelle del cuoio capelluto sia sana quando deve essere sottoposta alle sedute.

Una cute sana implica un migliore deposito del pigmento che avrà l’effetto di simulare la visione ottica dei follicoli piliferi.

Una delle patologie che rende il trattamento di tricopigmentazione inefficace è la dermatite seborroica, malattia che interessa in modo specifico le aree del corpo particolarmente ricche di ghiandole sebacee, come lo è appunto il cuoio capelluto. Inizialmente la patologia si manifesta con arrossamento e desquamazione della cute, ma possono anche manifestarsi squame giallastre, croste o eritemi.

Per guarire dalla malattia si possono seguire delle cure studiate proprio per combatterla con efficacia, come creme e shampoo a base di ketoconazolo, oppure delle formulazioni a base di zinco piritione, octopirox e solfuro di selenio. Queste terapie sono in grado di contrastare la patologia e per questo sono raccomandate dai tricologi.

solo se il paziente

guarisce dalla dermatite seborroica il professionista di tricopigmentazione darà la sua approvazione per eseguire il trattamento. La cute al momento della dermopigmentazione deve essere sana e non deve presentare squame che comprometterebbero i risultati.

Oltre alla dermatite seborroica, altre patologie che non consentono di eseguire il trattamento di tricopigmentazione perché darebbe scarsi risultati sono anche la follicoliti e la psoriasi. Entrambe le malattie non permettono di eseguire il trattamento perché il pigmento anche in questi casi non potrebbe stabilizzarsi una volta depositato.

tricopigmentazione funziona

La perdita dei capelli costituisce sempre un trauma per la persona che ne soffre e il primo pensiero è quello di trovare una soluzione che possa far ricrescere i capelli, o qualunque rimedio che possa risolvere il problema. In buona parte dei casi di alopecia, diradamento frontale, vertex o stempiatura il primo pensiero va solitamente al trapianto di capelli, ritenuto quello più efficace per riconquistare i capelli perduti.

Tuttavia, non tutti sono disposti a sottoporsi ad un intervento che prevede, oltre che costi elevati, anche un periodo post operatorio complicato e difficile.

Inoltre, non bisogna sottovalutare le cicatrici permanenti che rimangono con il trapianto capelli.

Proprio per questi motivi sono in tanti ad affidarsi alla tricopigmentazione del cuoio capelluto, e a quanti si chiedono se funziona è possibile rispondere con fermezza che la tecnica è altamente efficace e che a dirlo sono i risultati ottenuti.

Bisogna sottolineare che è il risultato a dimostrare se la tecnica funziona o meno. Se la tricopigmentazione si vede vuol dire che il trattamento non è stato eseguito alla perfezione, in quanto l’effetto finale deve essere naturale e realistico. Se risulta non artificioso allora è chiaro che il pigmentista non ha eseguito bene il suo lavoro.

E’ doveroso ricordare che per ottenere un risultato impeccabile il tricopigmentista deve includere la sfumatura nella tecnica di innesto. In questo modo la dermopigmentazione dei capelli permetterà al paziente di ottenere un risultato ottimale e il trattamento non si nota, ma i capelli sembrano otticamente reali.

nella esecuzione

corretta del trattamento contano molto anche i pigmenti utilizzati, che devono essere di alta qualità per garantire un risultato ottimale e soddisfacente, così come la strumentazione utilizzata deve essere anch’essa quella giusta per effettuare la tecnica.

Se i peli vengono ridisegnati con cura e rispettando la procedura l’effetto finale sarà perfetto, per questo è possibile dire che la tricopigmentazione funziona.

tricopigmentazione permanente opinioni

La tricopigmentazione permanente è un trattamento specifico e avanzato tecnologicamente che mira alla risoluzione del problema della perdita dei capelli e anche alla risoluzione di problemi riguardanti la calvizie.

Il trattamento prevede l’uso di pigmenti per capelli a lunga durata, formulati appositamente per essere applicati direttamente sul cuoio capelluto, in modo tale da ottenere l’effetto ottico di copertura delle zone interessate da alopecia, calvizie o cicatrici.

La tecnica prevede la riproduzione di migliaia di nuove unità follicolari che vengono ridisegnate nelle aree dove si è manifestata la caduta dei capelli mediante l’introduzione di pigmenti di colore.

Il trattamento si rivela particolarmente efficace in quanto permette di replicare con estrema precisione la struttura del follicolo precedente e di assicurare quindi un risultato naturale e realistico.

I pigmenti, inoltre, sono specifici per trattare il cuoio capelluto e non vanno confusi con quelli comunemente utilizzati per il classico tatuaggio.

Il trattamento eseguito sulle aree diradate va a creare un’illusione ottica di riempimento e riproduce l’effetto della densità follicolare.

Il vantaggio della tricopigmentazione, oltre che essere un trattamento non invasivo e indolore, è quello di poter vedere il risultato immediato, e non occorre attendere per vedere il cuoio capelluto pieno di capelli.

ovviamente l’effetto finale

varia in base alle esigenze del paziente e alle sue richieste, infatti si può scegliere l’effetto rasato, oppure si possono riempire le aree singole diradate, o ancora si possono camuffare le cicatrici.

A progettare il lavoro di ricostruzione dei capelli è il professionista che valuta le condizioni del paziente e fa in modo di assecondare le sue richieste.

Le opinioni di coloro che hanno ottenuto i risultati desiderati sono molto positive e la tecnica viene considerata efficace e valida per rimediare alla perdita dei capelli perché non è chirurgica e consente anche di adattarla a capelli di qualsiasi colore.

tatuaggi capelli prezzo

I costi del tatuaggio capelli variano in base a diversi fattori. Per cominciare, è molto importante non confondere il trattamento di tricopigmentazione con un tatuaggio tradizionale, poiché quest’ultimo differisce sia per qualità di pigmenti che per la profondità in cui vengono iniettati.

Inoltre, a differenza del tatuaggio tradizionale la tricopigmentazione viene eseguita con degli aghi molto sottili e con una tecnica che consente di riprodurre i peli con un effetto realistico e stabile nel tempo. Il tatuaggio capelli, oltre che ripristinare i capelli caduti, può essere utilizzato anche per coprire cicatrici vistose presenti sul cuoio capelluto.

I costi differiscono anche in base a ciò che il tricopigmentista deve effettuare. Se si tratta di realizzare un intervento in alcune zone sparse del capo ovviamente i costi saranno inferiori ad un trattamento integrale o comunque in zone molto estese. Le cifre differiscono anche in base al professionista a cui si sceglie di affidarsi, o al centro a cui ci si rivolge.

Se si tratta di un centro di una certa fama possibilmente i costi saranno un po’ più elevati, ma quello che è importante considerare nella scelta è soprattutto la professionalità e l’affidabilità degli operatori.

Infatti, è importante considerare che costi molto bassi non possono in alcun modo garantire la qualità dei materiali e della strumentazione necessaria per eseguire il trattamento. Inoltre, bisogna ricordare che solo i professionisti qualificati possiedono le competenze necessarie per eseguire un trattamento in piena regola, e nella massima sicurezza.

l’igiene e le modalità

con cui viene eseguita la procedura sono molto importanti per salvaguardare la salute del paziente e per non correre rischi. Infine, è indispensabile che i pigmenti siano certificati dal Ministero della Sanità, quindi ipoallergenici e bio assorbibili. In questo modo l’esperto va a ricreare la presenza di capelli in modo artificiale ma con effetti molto realistici.

tricopigmentazione costi

Il trattamento di tricopigmentazione ha costi che dipendono da diversi fattori come ad esempio la vastità di area da coprire, il numero di sedute da effettuare, il centro al quale ci si rivolge e sopratutto il Professionista che esegue il trattamento. Per avere un preventivo certo, bisogna effettuare una consulenza professionale con chi effettua direttamente l’intervento.

cosa fare dopo la TricoPigmentazione

La cute appena trattata con la tricopigmentazione risulta infiammata e arrossata. Questa condizione regredisce in 48 ore, a volte bastano anche 24 ore. Il risultato del trattamento va valutato dopo circa due mesi, quando sono concluse le fasi di guarigione, cicatrizzazione e assestamento del pigmento nel derma.

  • Il trattamento di tricopigmentazione non è doloroso.
  • E’ si fastidioso, ma assolutamente sopportabile.
  • Tornare alle attività ordinarie è possibile da subito. Uscire, guidare, mangiare, bere…
  • E’ doveroso però prestare un po’ di attenzione, almeno nei 10 giorni successivi.
  • Se si è soliti indossare un berretto, è bene portare con sé un cappello pulito e igienizzato, da indossare dopo il trattamento.
  • Ovviamente la cute non va sfregata e toccata eccessivamente.
  • E’ bene astenersi da attività o sport che possano interferire con il processo di guarigione.
  • Bisogna evitare di innalzare eccessivamente la temperatura corporea e sudare.
  • Ciò causerebbe una dilatazione dei pori della pelle, esponendosi al rischio di non attecchimento del colore.

Per la detersione quotidiana, l’operatore consiglierà un detergente a ph leggermente acido, antibatterico. Più volte al giorno va applicata una moderata quantità di pomata lenitiva, consigliata dal tricopigmentista. Sostanze diverse da quelle che l’operatore prescrive, non sono necessarie. Sono anzi da evitare. L’esposizione al sole è vietata nei giorni successivi al trattamento.

quali accortezze richiede la tricopigmentazione

La tricopigmentazione non è un trattamento invasivo, ma richiede alcune semplici accortezze. Spesso i clienti chiedono “cosa fare dopo la tricopigmentazione”? L’operatore qualificato consegnerà al cliente una sorta di memorandum post trattamento con tutte le indicazioni.

E’ sbagliato utilizzare svariate creme cosmetiche, trucchi, latte detergente o vaselina. Meno si tocca la zona trattata, meglio è. Ricordiamo che si tratta di una cute lesa, che deve rigenerarsi, guarire. Il pigmento ha bisogno del suo tempo di assestamento. L’applicazione di pomate e altri prodotti, diversi da quelli consigliati, può essere causa di contaminazioni e infezioni della pelle.

Saune, nuotate in piscina e al mare vanno rimandate di una decina di giorni. Questo sia per preservare la pelle dalle infezioni, sia per consentire al pigmento di assestarsi per bene nel derma. Quando ci si esporrà al sole, non si deve dimenticare di stendere sulla cute trattata una protezione solare a schermo totale. La zona andrà tenuta lontano da laser e acidi.

Non bisogna allarmarsi se si nota il formarsi di piccole crosticine e desquamazioni, sono normali. Non vanno sfregate. Basta mantenere la zona idratata.

Il tricopigmentista fisserà con il cliente periodiche sedute di controllo. Il trattamento di tricopigmentazione con pigmenti bioriassorbibili necessita di revisioni mediamente annuali.

quando non si può fare la Tricopigmentazione

Il lavoro può essere eseguito solo ed esclusivamente su pelle in perfetto stato di salute.

Va rimandato se la pelle è arrossata, screpolata, lesa. Non va praticata in presenza di dermatiti, ematomi e eritemi. Se si devono coprire delle cicatrici in particolare, il processo di cicatrizzazione deve essere concluso. Il chirurgo che ha eseguito il trapianto, indicherà al paziente quanti mesi devono trascorrere prima di procedere. In genere circa otto – dieci mesi.

Quando non si può fare la tricopigmentazione? No in alcune condizioni patologiche. In casi di herpes, congiuntivite, debolezza del sistema immunitario. Se ci sono in atto infezioni batteriche, virali o micotiche. E’ sconsigliato procedere a dermopigmentazione se si è in stato di gravidanza o allattamento.

Per i soggetti affetti da diabete, emofilia, cardiopatia, HIV, anomalie cutanee, la dermopigmentazione in generale non va praticata.

Dopo infiltrazioni medico-estetiche, interventi di chirurgia plastica, chemioterapia o radioterapia, trattamenti laser e peeling, bisogna chiedere il parere medico prima di praticare la dermopigmentazione.

Da 24 ore prima del trattamento, non vanno assunti medicinali a base di eccipienti stimolanti e fluidificanti del sangue.

A partire dalla settimana precedente il trattamento, va preservato con più attenzione lo stato di salute della pelle. Va evitate l’esposizione prolungata ai raggi solari e trattamenti cosmetici esfolianti. Qualora necessario, si raccomanda di rafforzare il sistema immunitario.

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