Alopecia pubica femminile

L’alopecia pubica femminile è una malattia autoimmune che si manifesta con la comparsa di chiazze più o meno tondeggianti e dalle dimensioni variabili. Inizialmente l’alopecia interessa il cuoio capelluto ma poi si estende anche su altre zone del corpo, tra cui anche nel pube. La malattia colpisce infatti anche i bulbi piliferi del pube, determinandone la caduta. Non ci sono numeri che consentono di capire quante donne sono affette da questa malattia, ma ad ogni modo è certo che l’alopecia è molto diffusa e anche se non è una condizione invalidante dal punto di vista medico gli effetti della patologia si ripercuotono soprattutto sulla sfera emotiva.

Ritrovarsi anche con la zona pubica assente di peli è un vero e proprio attacco alla femminilità e può influire sulla perdita di autostima, sulla non accettazione di se stesse e creare complessi anche gravi dal punto di vista psicologico. Mostrare la propria immagine intima senza veli può essere traumatico per molte donne, che improvvisamente si sentono defraudate di una parte del corpo fondamentale per la sessualità. La diagnosi per  l’alopecia areata è pressoché immediata e il medico provvede ad analizzare al microscopio le aree interessate, compresa quella pubica.

Nel caso questo non fosse sufficiente, può effettuare una biopsia cutanea per avere la conferma che si tratti di alopecia. La biopsia consiste nell’asportazione di un piccolo lembo di pelle nella zona colpita, che viene analizzato ulteriormente per valutare l’intensità della caduta di peli.

Una volta fatta la diagnosi

esistono delle cure, anche se non sono definitive, in quanto l’alopecia può ripresentarsi nuovamente e senza preavviso, che possono arrestare la caduta dei peli rimasti. Infatti, questi possono cadere anche solo parzialmente, oppure in modo totale, a seconda dei casi. I trattamenti consigliati dallo specialista mirano a bloccare la caduta e a favorire la ricrescita dei peli.

Alopecia pubica femminile

La perdita di peli pubici può verificarsi all’improvviso o lentamente nel tempo e la perdita avviene quando aumenta il livello di diidrotestosterone (DHT).

L’elevato aumento di questo ormone, un derivato del testosterone, è responsabile per la compattazione di follicoli dei capelli e fa cadere i peli, compresi quelli del pube.

L’alopecia è una malattia autoimmune, che si manifesta con la comparsa di chiazze più o meno tondeggianti e di grandezza variabile prima sul cuoio capelluto ma poi anche su altre zone del corpo, come ad esempio il pube.

Questa patologia cronica infiammatoria colpisce i bulbi piliferi facendo cadere i peli in maniera repentina.

Le cause dell’alopecia sono in genere di natura ereditaria, ma negli anni molti studi hanno dimostrato che anche lo stress ha un ruolo fondamentale nel manifestarsi della patologia.

I due fattori principali che la scatenano sono quindi il fattore genetico e il fattore stress, ma a volte anche l’utilizzo di prodotti aggressivi a base chimica causano la perdita dei peli del pube.

Alopecia pubica femminile

Alla base dell’alopecia pubica femminile c’è un’infiammazione molto intensa dei follicoli, derivata dall’aumento del livello di diidrotestosterone. I follicoli vengono attaccati e una volta indeboliti si ritirano negli strati più profondi della pelle, perdendo le sostanze nutritive che ne assicurano la sopravvivenza. Incominciano quindi a perdere forza, vigore e vitalità, si spezzano e di conseguenza rallentano la crescita di nuovi peli. Tuttavia, così come in altre parti del corpo, anche nel caso dell’alopecia pubica femminile può capitare che il problema si risolva spontaneamente e che i peli ricrescano.

Purtroppo, però, questo non vuol dire che il disturbo si sia risolto definitivamente, in quanto l’alopecia si può manifestare anche a distanza di tempo. La ricrescita dei peli, anche seguendo le cure disponibili e più innovative, spesso è lenta e le donne che ne soffrono possono attendere molto tempo prima di avere nuovamente un pube folto, che possa soddisfarle e far recuperare loro l’autostima e la piena femminilità. I peli inizialmente possono nascere bianchi e riprendono il colore originario gradualmente. Sono numerosi i fattori che incidono nella possibilità di ricrescita dei peli del pube, come l’età d’insorgenza, la presenza di familiarità, la durata della malattia, l’entità delle chiazze. Le donne che presentano solo una o due chiazze di alopecia pubica in genere hanno migliori probabilità di poter recuperare i peli e di potersi riappropriare della propria intimità.

I presidi farmacologici

previsti per la terapia dell’alopecia pubica femminile sono i corticosteroidi, che contrastano l’attacco del sistema immunitario sui peli. Poiché l’utilizzo prolungato di questi medicinali può causare effetti collaterali è consigliabile la somministrazione locale rispetto a quella sistemica. Infatti, proprio per il pube sono consigliate creme o lozioni da applicare delicatamente sulla zona e solitamente a base di farmaci come il betametasone, il fluocinonide e il clobetasolo, farmaci antinfiammatori a lunga durata d’azione.

Pube

Definito anche osso pubico, il pube è una delle tre porzioni ossee dell’osso iliaco, in cui rientrano anche l’ileo e l’ischio. Infatti, il pube è collocato nella parte inferiore dell’osso iliaco, sotto l’ileo e di fronte all’ischio. Questa zona è fra quelle più importanti delle ossa del bacino e contribuisce a sorreggere la parte superiore del corpo umano, mette in relazione lo scheletro assiale con gli arti inferiori e rappresenta la zona di impianto fra muscoli, legamenti e tendini, indispensabile per la deambulazione e molto altro. Nella donna le ossa del bacino si presentano leggermente più grandi rispetto a quelle dell’uomo, e questo particolare le consente di gestire una gravidanza.

Il pube è la zona che aiuta la donna durante la fase di espulsione del feto. La peluria inizia a crescere nella fase della pubertà e nella donna si presenta generalmente con un rilievo tondeggiante, noto come monte di Venere. I peli presenti sul pube, hanno la funzione principale di impedire agli agenti esterni di entrare nelle vie genitali, ma sono anche una componente importante per la femminilità, e nonostante molte tendono a depilarsi questa zona del corpo la maggior parte delle donne preferisce la peluria.

Quando si manifesta l’alopecia pubica femminile vuol dire che qualcosa, che può essere di natura ereditaria, o derivato dallo stress o da altre cause che possono scatenare la patologia, bisogna consultare subito uno specialista, che può dare la soluzione per arrestare la malattia.

Conoscere le possibili cause

è estremamente importante per intervenire in modo mirato e riattivare la ricrescita dei peli. Nessun sintomo deve essere sottovalutato e non appena si vendono chiazze che generalmente iniziano sul cuoio capelluto e poi si estendono anche su altre zone del corpo come il pube è indispensabile consultare il medico. Le chiazze possono estendersi oltre fino a causare la perdita totale dei peli.

Pube femminile

La caduta dei peli nel pube femminile è spesso associata a cambiamenti ormonali o traumi costantemente ripetuti come l’eccessiva epilazione della zona. Tuttavia, una delle patologie frequenti che determina la caduta dei peli è l’alopecia pubica femminile, che causa un diradamento drastico e in molti casi anche la perdita totale di essi, dando alla zona un aspetto non proprio gradevole. La caduta dei peli pubici può avere ripercussioni importanti sulla percezione della propria femminilità per molte donne.

Infatti, la scomparsa della peluria può indurre alcune a non riconoscersi più e a non avvertire neanche lo stimolo sessuale. Il pube femminile è dunque una zona molto importante, da preservare e quando si manifesta l’alopecia non bisogna perdere tempo, è fondamentale rivolgersi ad uno specialista. L’alopecia è una malattia legata ad un’alterazione del sistema immunitario e le cause scatenanti possono essere di natura ormonale, e quindi può colpire anche donne in età fertile che hanno subito disfunzioni ormonali importanti durante la gravidanza o in menopausa. Un’altra causa frequente è lo stress, ma non bisogna sottovalutare neanche la causa alimentare. Infatti, le carenze di sali minerali, di vitamine, l’anoressia o ancora le diete drastiche possono indebolire in modo significativo il bulbo pilifero.

Ad oggi i trattamenti specifici promettono buoni risultati nel risolvere il problema dell’alopecia pubica femminile, una malattia che anche se non provoca dolore o problemi di salute comporta tuttavia molte complicazioni emotive.

Durante la malattia

avere anche un supporto psicologico per non perdere la stima di se stessi è molto importante, perché anche se la caduta dei peli nel pube esternamente non si vede, per chi vive la patologia è sempre un fattore traumatico. Le chiazze che possono essere più o meno estese e l’aspetto della pelle che cambia rappresentano cambiamenti non facili da accettare e a risentirne è la sfera psicologica.

Alopecia pubica femminile cure

Non vi sono cure definitive per l’alopecia pubica femminile ma esistono trattamenti farmacologici che possono arrestarne il decorso.

Tra le soluzioni più efficaci vi sono i prodotti a base di minoxidil, una molecola utilizzata per combattere l’alopecia quando è ancora nella prima fase e dà i suoi effetti a distanza di 6-7 mesi dalla somministrazione.

Al minoxidil si affiancano di solito le terapie a base di creme e lozioni ad azione locale, per la maggior parte a base di Fluocinonide ed il Clobetasolo, due sostanze che favoriscono la ricrescita dei capelli dopo un’applicazione prolungata.

Nel caso vi siano ricadute si può ricorrere ad altre terapie come la fototerapia con raggi UVA associati associata a foto sensibilizzanti.

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